Le 7 ore caricate da ogni utente contribuiscono a un "bucket aziendale". Un bucket aziendale è una riserva comune di ore per l'intero Tenant (azienda). Ad esempio, se 3 utenti contribuiscono con 7 ore ciascuno, il Tenant avrà un totale di 21 ore all'anno. Tutti gli utenti del Tenant possono usufruire di questo fondo comune, consentendo la condivisione delle ore tra di loro.

No, la licenza è appunto for user e non per device, quindi puoi usare la stessa licenza su 2 dispositivi a patto che abbiano il tuo stesso utente Windows o Mac.

Il servizio RMM proposto con il pacchetto CONTROL e FOR USER è installabile solo e soltanto su dispositivi con sistema operativo Windows o Mac ad es. notebook, PC Desktop, Server.

Il pacchetto For User prevede il monitoraggio del dispositivo per il quale si acquista il monitoraggio. Eventuali interventi su dispositivi diversi da quello monitorato vengono comunque gestiti e contribuiscono al consumo delle ore di intervento disponibili.

Un sistema di monitoraggio e gestione remota (RMM) è essenziale per garantire la stabilità, sicurezza ed efficienza delle infrastrutture IT aziendali. Il monitoraggio proattivo consente di identificare e risolvere tempestivamente problemi e anomalie, mentre la manutenzione preventiva riduce il rischio di vulnerabilità. La gestione remota facilita il controllo centralizzato dei dispositivi da qualsiasi posizione. La risposta rapida agli incidenti, la sicurezza della rete, la reportistica e l'analisi delle prestazioni contribuiscono a mantenere un ambiente IT sicuro ed efficiente. L'automazione delle attività di monitoraggio e gestione aumenta l'efficienza operativa, permettendo agli operatori IT di concentrarsi su compiti strategici.

Sì, solo per l'utente per il quale è stato attivata la soluzione RMM; è possibile effettuare un monitoraggio in tempo reale della salute del sistema, degli aggiornamenti dei driver, delle patch e dei risultati dei servizi di backup sia on-premise che on-cloud. L'utilizzo dei sistemi di RMM ci consente quindi di intervenire immediatamente in caso di anomalie. È importante notare che, sebbene il monitoraggio possa rilevare gli esiti di backup, non può valutare l'integrità del processo stesso. Per valutare se un Job di Backup sia o meno corrotto, è necessario pianificare interventi simulati di disaster recovery almeno ogni 6 mesi.

No, possono essere monitorati solo i software e le piattaforme Business di backup che consentono un collegamento API con i software RMM, es. Acronis, Veeam ecc..

Si, deve essere acquistato un utente for user per ogni macchina virtuale se hai delle VM oppure una sola licenza FOR USER per host sulla macchina fisica. In caso di monitoraggio del backup è fondamentale attivare una licenza sulla VM di replica.

Si, dovrai dedicare uno dei 20 agent RMM previsti nel pacchetto per ogni macchina virtuale se hai delle VM oppure una sola licenza AGENT per host sulla macchina fisica. In caso di monitoraggio del backup è fondamentale attivare una licenza sulla VM di replica.

Il servizio RMM ci consente di monitorare l'intero sistema operativo, analizzare i comportamenti e interpretare le richieste di assistenza prima che si verifichi un guasto. Tuttavia, in situazioni in cui malware o ransomware prendono il controllo del sistema in modo evidente, ad esempio eludendo l'antivirus o il firewall, e installano software dannoso che induce comportamenti anomali, l'intelligenza artificiale dell'agente RMM rileverà l'anomalia ma non dispone degli strumenti per una reazione attiva. Per affrontare tali situazioni, è necessario acquisire un servizio aggiuntivo di EDR.

Un sistema di Endpoint Detection and Response (EDR) è progettato per monitorare e rispondere alle minacce sugli endpoint dei sistemi informatici. Questo include il rilevamento di comportamenti sospetti, l'analisi del comportamento degli endpoint, l'indagine dettagliata sugli incidenti, l'isolamento e la rimozione delle minacce, la reportistica dettagliata sull'attività degli endpoint e l'integrazione con altre soluzioni di sicurezza. In sintesi, un EDR è cruciale per individuare e mitigare le minacce informatiche sugli endpoint, contribuendo a proteggere l'intera infrastruttura IT.